Meet a Speeder
Tesmec ha investito fiducia e formazione in un team di giovani dipendenti entusiasti che incarnano tutti i valori di SPEED agendo da facilitatori del cambiamento. Ogni SPEEDER agisce con leadership proattiva, valorizzando le risorse interne, la collaborazione e il lavoro di squadra, promuovendo la trasformazione digitale e culturale, diffondendo un approccio positivo e di cambiamento.
Il corso di alta formazione, comprendente vari moduli per approfondire i processi aziendali e migliorare le soft skills, è stato organizzato in collaborazione con l'Università degli Studi di Bergamo.
Leggi le interviste qui sotto per conoscere alcuni SPEEDER!
Aver condiviso un percorso con altri colleghi mi ha messo di fronte ad altri modi di approcciare e vedere lo stesso evento. Essere Speeder significa provare a leggere situazioni ed eventi da altri punti di vista. Affrontare l'operatività e i problemi con questa consapevolezza aiuta a creare soluzioni fuori dai soliti schemi consolidati in azienda e un metodo di lavoro condiviso.
Quando ho iniziato questo percorso non ero in Tesmec da molto. Ero molto curiosa sia in merito ai contenuti del precorso formativo sia di capire come lavorassero altri uffici.
Credo che sia cambiata nelle piccole cose. Cerco sempre di avere un confronto costruttivo con altri uffici e colleghi sia per imparare cose nuove che per creare un metodo di lavoro o delle soluzioni condivise che possano essere efficaci ed efficienti per tutti.
La formazione stessa: seppur in qualche modo legati alla mia formazione di base, i moduli erano un focus interessante su alcune aree specifiche. Credo, però, che la vera esperienza costruttiva sia stata avere uno spazio per conoscere i colleghi e parlare di lavoro al di fuori della quotidianità frenetica.
Enthusiasm. Credo che passione e spirito d'iniziativa stiano alla base di tutto. Sono buoni compagni quotidiani che permettono di perseguire anche gli altri valori Speed.
In realtà non mi sono mai soffermata molto su questo aspetto. Ho sempre e solo pensato: "il mio lavoro mi piace". Credo che l'aspetto che più lo renda interessante sia la possibilità di avere a che fare e di conoscere l'operatività di tutti i dipartimenti aziendali.
Consiglierei di essere curiosi e propositivi, amplia la visione personale delle cose e le conoscenze. Di cercare il confronto e di ascoltare, aiuta a riflettere sul proprio modo di lavorare. Di mettersi in discussione è fondamentale per cercare sempre di fare un passo avanti rispetto a quanto fatto ieri. Direi anche che spesso è difficile fare tutto ciò a causa della quotidianità frenetica, ma è indispensabile per migliorarsi costantemente.
Ero consapevole del fatto che avrei avuto l'occasione di mettermi a confronto con diversi colleghi, afferenti a diverse realtà e società del gruppo Tesmec, da cui avrei potuto imparare e crescere sia personalmente che professionalmente.
Il contatto e confronto con queste nuove realtà mi ha aiutato ad impostare l'attività lavorativa quotidiana con uno sguardo verso le possibili esigenze e bisogni degli enti esterni all'ufficio in cui lavoro, con cui ho a che fare per completare le nostre task.
Il mio modo di affrontare un problema o di raggiungere un obiettivo ora si basa su pensieri multidirezionali, e non monodirezionali come in precedenza, permettendomi di essere molto più adattivo alle varie situazioni che ci troviamo ad affrontare. Per il livello di mutabilità delle situazioni con cui ci confrontiamo oggigiorno, reputo questo come un grande arricchimento.
In questa continua corsa, reputo molto importante sapersi migliorare e saper migliorare di continuo per raggiungere traguardi sfidanti (Empowerment)
Ogni giorno non è mai come il precedente, le sfide lavorative che si presentano man mano sono spesso differenti o, comunque, presentano proprie peculiarità, sia di carattere tecnico che di interlocuzione con il personale locale. Tutto ciò fa sì che ogni giorno io possa apprendere qualcosa di nuovo.
Durante la formazione al supporto prodotto post-vendita, dove ci venne proposto un esercizio basato su situazioni realmente in essere in azienda. Sicuro delle mie capacità nell'ambito di mia competenza e della conoscenza del cliente pensai di aver affrontato la sfida nel modo migliore. In realtà fu proprio il contrario perché non fui in grado di presentare soluzioni economiche e competitive, e questo mi ha insegnato a pensare in modo differente, a guardare a tutti gli aspetti d'insieme che compongono una certa situazione.
Consiglio di darsi dei punti fissi di partenza per definire come si propongono, di darsi degli obiettivi da raggiungere nel breve, medio e lungo termine, e di essere il più duttili possibile per raggiungere i vari obiettivi, adattandosi alle situazioni per trarne il meglio, non essendo arrendevoli.
Esser Speeder significa far parte di un gruppo di persone portavoce del cambiamento. Vuol dire essere stati selezionati dall'azienda per aiutare l'azienda stessa ad affrontare un processo di trasformazione e cambiamento che ci dovrà proiettare nel futuro sempre più digitale. Importanti sono la nostra motivazione, interesse, curiosità per il buon esito dell'obiettivo aziendale.
Lusingata perchè l'azienda ha riconosciuto in me del potenziale per sviluppare le mie competenze che possano contribuire al cambiamento e preparami ad un futuro di responsabilità.
Essere uno Speeder mi ha permesso di acquisire maggiore autonomia operativa e senso di responsabilità. Penso che mi abbia aiutato a legare con altri colleghi per poter lavorare in gruppo e darci suggerimenti a vicenda.
Maggiore consapevolezza delle competenze. Miglioramento e potenziamento di flessibilità e condivisione con i colleghi.
aDaptability: flessibilità e capacità di far fronte ai cambiamenti Enthusiasm: opportunità di lavorare con passione e spirito d’iniziativa
Imparare qualcosa ogni giorno. Condividere le informazioni all’interno di gruppi di lavoro per un migliore raggiungimento degli obiettivi. La diversità dei progetti che affronto. Il fare “regia” in generale è una attività che mi piace, per indicarla con una metafora, “unire i puntini”.
Consiglio di essere curiosi e flessibili. Diventare multitasking e avere il senso di curiosità valorizzano una risorsa. Oltre alle hard skills, sviluppare anche le soft skills che diventano centrali nel mondo del lavoro tali da consentire un adattamento all’ambiente aziendale e spesso essenziali per contribuire al raggiungimento degli obiettivi.
Essere Speeder vuol dire essere parte attiva del processo di trasformazione e cambiamento aziendale, essere un acceleratore proattivo di cambiamento, di condivisione di informazioni, tecnologie ed esperienze. Oggi più che mai vuol dire essere pronti e aperti a continui mutamenti, a trasformare un periodo di incertezza in opportunità, proponendo stimoli virtuosi e circolari.
Essere scelto per questo percorso è stato senza dubbio molto appagante e gratificante. L’emozione predominante era una sorta di obbligo morale nel mettersi in gioco a servizio del “gruppo azienda” e dei colleghi.
Avere avuto l’opportunità di essere parte di questo gruppo mi ha dato la possibilità di conoscere molti colleghi con cui non avevo mai avuto nessun tipo di rapporto lavorativo. Questo mi ha permesso di poter aprire ancora di più la visione su flussi di lavoro differenti dal mio e venire a conoscenza di dinamiche diverse dalla mia quotidianità.
Dal mio punto di vista credo di poter riassumere questo percorso in due parole: conoscenza e condivisione. La prima arricchita grazie ai tanti incontri formativi dalle tematiche trasversali e stimolanti. La seconda grazie proprio alla condivisione tra colleghi, mettendo in circolo informazioni ed esperienze altrui.
Credo che le due “E” siano fortemente connesse una all’altra: solo con l’entusiasmo e la passione verso ciò che si fa (Enthusiam) si possono raggiungere obiettivi ambiziosi con una costante ricerca e propensione al miglioramento continuo (Empowerment).
Uno dei lati più belli e appaganti del mio lavoro è dato dall’avere un contatto molto forte e quotidiano con l’officina e i relativi cicli produttivi. Il confronto e lo scambio con il personale d’officina, la possibilità di seguire da vicino tutte le fasi dello sviluppo di un prodotto, l’esperienza data dalle molteplici tecnologie e processi produttivi, il dover affrontare con approcci differenti i diversi prodotti del business Tesmec, tutto questo lo rende ogni giorno stimolante e gratificante!
Più che un aneddoto particolare, ricordo con molto piacere i tanti momenti di gruppo e di condivisione tra tutti i colleghi. Già dopo pochi incontri si è creata una sintonia positiva che ha reso ancora più stimolante l’esperienza formativa.
Il consiglio che mi sento di dare è di affrontare ogni esperienza con la voglia di imparare, conoscere e capire, essendo in grado di recepire l’esperienza altrui, ma nello stesso tempo non avendo paura di proporre punti di vista differenti.
Essere uno Speeder per me significa essere in grado di raggiungere livelli di confidenza e flessibilità tali da poter superare velocemente le problematiche di percorso
Ho acquisito una consapevolezza maggiore del fatto che se non si è abbastanza flessibili ed innovativi (di pensiero), si corre il rischio concreto di non rimanere al passo coi tempi.
Il poter essere al centro del vortice azienda-mondo esterno che comporta la necessità di conoscere il mondo esterno e trovare soluzioni internamente.
Di essere di ampie vedute e non soffermarsi ad una nomina/ruolo
Essere Speeder vuol dire essere acceleratori del cambiamento
Ho pensato di poter avere l'opportunità di imparare qualcosa di nuovo
Mi ha dato l'opportunità di passare del tempo "differente" con colleghi di altri uffici e con i quali non ho occasione di lavorare. È stata un'occasione per fare gruppo ed imparare qualcosa sul lavoro degli altri. È stato importante confrontarsi su problemi comuni e non.
Empowerment: miglioramento continuo per raggiungere traguardi sfidanti
Mi piace aver la possibilità di seguire la genesi di un progetto, dalle prime fasi di definizioni, passando per la progettazione fino al montaggio e alla messa in funzione della macchina. Ho la possibilità di vedere un mio progetto che prendere vita e forma.
Mi piace aver la possibilità di seguire la genesi di un progetto, dalle prime fasi di definizioni, passando per la progettazione fino al montaggio e alla messa in funzione della macchina. Ho la possibilità di vedere un mio progetto che prendere vita e forma.
Ricordo con piacere l'atmosfera da "compagni di classe" con i colleghi di altri reparti o uffici.
Consiglio di buttarsi, di esser curiosi su tutto, voraci di domande e risposte. Non bisogna mai smettere di imparare e crescere